RAAF Canguri alati
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RAAF Canguri alati
Un interessante brano di un articolo tratto da RID ( Rivista Italiana Difesa) che tratta dell'impegno dell'Aeronautica Australiana nel primo e nel secondo conflitto mondiale.
Buona Lettura!
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Canguri alati
Di Giuliano Da Frè
Tra pochi anni il volo militare in Australia taglierà il traguardo del primo secolo. Fu nell'agosto del 1912, infatti, che un pilota australiano ottenne il primo brevetto militare: il 22 ottobre dello stesso anno veniva creato, con l’Ordinanza Militare n. 570, [Australian Flying Corps (per H quale venivano acquistati cinque aerei: due B.E.2A, altrettanti Deperedussin Type A, e un Bristol BOXITE), facendo della sua attuale erede, la Royal Australian Air Force (RAAF), una delle più anziane forze aeree del mondo.
D'altra parte, nel gennaio 1901 presso Sydney era stata attivata la Royal Engineer Balloon Section, mentre già nel 1910 era stato sottoposto alle autorità militari australiane un piano per la creazione di un reparto aeronautico.
IL 7 marzo 1913 fu aperta la Central Flying School a Point Cook, su un'area di 734 acri acquistata per 6 mila sterline, con 2 piloti istruttori e quattro meccanici, e altrettanti allievi per Il primo corso avviato un anno e mezzo più tardi.
La CFS rimarrà, sino al 1994, il principale centro addestrativo aeronautico dell'Australia. Nel frattempo, in Europa era scoppiata la Prima Guerra Mondiale, cui gli Australiani parteciperanno con un significativo contributo di terra, sul mare e nell'aria.
Nell'agosto del 1914 fu creato un primo nucleo aereo operativo, con 4 ufficiali e 41 uomini di truppa: tra il 1915 e il 1919 saranno attivate otto squadriglie, quattro delle quali schierate in zona di guerra.
Le Forze Aeree australiane supportarono le operazioni di conquista delle colonie tedesche in Nuova Guinea, per poi essere trasferite in Iraq, inquadrate nella Mesopotamian Half Flight (maggio 1915), e più tardi in Egitto, operando in Palestina con il 1st Squadron.
Il 2nd, 3rd e 4th opereranno invece sul Fronte Occidentale tra il settembre 1917 e il novembre 1918, equipaggiati con materiale moderno, compresi i celebri caccia Sopwith CAMEL, acquisiti in circa 200 esemplari.
Le altre quattro squadriglie (5a. 6a, 7a, 8a) furono impiegate in Gran Bretagna per compiti di addestramento e supporto logistico: il capitano A.H. Cobby, del 4th Squadron. sarà l'asso degli assi australiani, con 29 vittorie accreditate, mentre due ufficiali delI'Australian Flying Corps, Richard Williams (1)e S.J. Goble, comanderanno importanti unità aeree inglesi, per poi raggiungere i vertici della RAAF.
Alla smobilitazione del 1919 (quando i velivoli ancora operativi furono inquadrati in un Corpo aereo dell'Esercito) fece seguito la creazione di un'Arma aerea pienamente
indipendente, ribattezzata Royal Australian Air Force (31 marzo 1921), una delle prime aeronautiche "indipendenti” della storia.
La forza era tuttavia tutt'altro che bilanciata: a fronte di ben 153 velivoli disponibili (grazie agli immensi sur plus post-bellici), prestavano infatti servito appena 149 tra piloti, tecnici e avieri.
Nel 1923 le infrastrutture furono potenziate grazie ad uno stanziamento straordinario d mezzo milione di sterline dell'epoca, con nuovi arruolamenti e la realizzazione di due grandi basi a Laverton e Richmond.
La crisi economica seguita al crack finanziario del 1929 ridusse qualitativamente e quantitativamente le disponibilità della RAAF.
Un nuovo potenziamento iniziò solo con l'aggravarsi delle tensioni in Europa e nel Pacifico: nel 1939 l'Australia aderì al sistema di addestramento varato da Londra a favore del Commonwealth (Empire Air Training Scheme), che vide anche piloti della RAAF passare in Canada per seguire i corsi avanzati, dopo aver affrontato localmente quelli preliminari.
Dal settembre 1939 la RAAF trasferì in Gran Bretagna, Nordafrica e Medio Oriente diciannove squadriglie da caccia, bombardamento, ricognizione e trasporto, mentre in patria veniva creato un polo industriale aeronautico nazionale, il Department of Aircraft Production, volto alla produzione su vasta scala di velivoli su licenza inglese ed americana.
Due industrie erano d'altra parte già nate (nel 1936 la Commonwealth Aircraft Corporation, nel 1939 la Government Watt Factory) producendo su licenza l'addestratore americano North American NA-33 e il bimotore d'attacco Bristol BEAUFORT.
Durante la guerra la CAC avrebbe sfornato anche aerei originali, come il CA-12 BOOMERANG. un caccia leggero di progettazione interamente locale prodotto in 250 esemplari e in linea dal 1943 il bimotore da bombardamento RCA-11 WOOMERA che però rimase allo stadio di prototipo, nonostante alcune interessanti caratteristiche, come le torrette telecomandate nelle gondole dei due motori Pratt & Whitney R-1830 TWIN WASP) e, soprattutto, il riuscitissimo addestratore avanzato CA-3 WIRRAWAY, prodotto dal 1939 al 1943 come sviluppo dello NA-33 in 755 esemplari di varie versioni.
L'aereo, versatilissimo, fu utilizzato come bombardiere e ricognitore, e anche quale caccia di seconda linea: il 26 dicembre 1942 un WIRRAWAY riuscì infatti ad abbattere in Nuova Guinea uno ZERO giapponese.
AI momento dell'entrata in guerra, d'altra parte, la RAAF disponeva in patria di appena 21 squadriglie, con 246 aerei, solo 164 dei quali di prima linea, e per lo più obsoleti, mentre la minaccia portata dal Giappone era diretta, come dimostrò il devastante raid aeronavale su Port Darwin il 19 febbraio 1942.
Durante la guerra l'Aeronautica Australiana dovette cosi fronteggiare l'emergenza con quanto aveva sottomano, immettendo in linea a tutta velocità velivoli americani e inglesi (soprattutto caccia P-40. SPITFIRE e MUSTANG, e bombardieri MITCHELL, MOSQUITO e LIBERATOR), e addirittura prede di guerra italiane e tedesche.
Nell'agosto 1945 la RAAF contava però ben 5.620 velivoli (per metà da combattimento), con 173.622 effettivi, mentre altri 16 mila uomini avevano prestato servizio con la Royal Air Force (all'inizio della guerra erano circa 450), l'Aeronautica Canadese e anche con I'USAAF, fornendo un contributo inestimabile su tutti i fronti di guerra.
Furono soprattutto i BEAUFIGHTER australiani a distruggere un convoglio giapponese nella battaglia del Mar delle Bismarck (marzo 1943), mentre nel 1944-1945 i bombardieri pesanti della RAAF (287 B-24 LIBERATOR) colpiranno duramente obiettivi avversari in Borneo e Filippine, dove l'invasione fu sopportata dalla 1st Tactical Air Force australiana, forte di 20 squadriglie e 19 mila uomini.
Anche in Europa i bombardieri della "Tiger Force” operarono efficacemente: ma il prezzo pagato fu terribile.
Dei 216.900 effettivi della RAAF complessivamente in servizio dal 1939 al 1945, 11.061 restarono uccisi; Il 460° Squadrone bombardieri, operativo in Europa sui LANCASTER, con 200 effettivi, dovette essere ricostituito più volte. avendo subito ben 1.018 caduti.
Ma fine della guerra, la RAAF si era trasformata nella quarta forza aerea del mondo; la grande ed efficiente macchina messa in piedi dovette però essere rapidamente smobilitata, e già un anno dopo la fine della guerra (ottobre 1946) il personale in servizio si era ridotto a 13.238 effettivi, e alla vigilia del blocco sovietico di Berlino, prima vera crisi della Guerra Fredda (giugno 1948), la Permanent Air Force contava su appena 4 mila uomini.
Questo nonostante la RAAF contribuisse, tra il 1945 ed il 1950, al contingente aereo alleato di occupazione del Giappone con tre squadriglie da caccia e una logistica, mentre i suoi C-47 DAKOTA (basati a Lubecca) partecipavano al ponte aereo per Berlino, trasportando 6.964 passeggeri e 7.968 tonnellate di materiali, in 2.062 sortite per oltre 6 mila ore di volo.
L'ultimo aereo australiano atterrò all'aeroporto di Gatow-Berlino il 26 agosto 1949: e nel museo dello scalo fa bella mostra di sé un C-47 della RAAF veterano dell'impresa.
Buona Lettura!
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Tra pochi anni il volo militare in Australia taglierà il traguardo del primo secolo. Fu nell'agosto del 1912, infatti, che un pilota australiano ottenne il primo brevetto militare: il 22 ottobre dello stesso anno veniva creato, con l’Ordinanza Militare n. 570, [Australian Flying Corps (per H quale venivano acquistati cinque aerei: due B.E.2A, altrettanti Deperedussin Type A, e un Bristol BOXITE), facendo della sua attuale erede, la Royal Australian Air Force (RAAF), una delle più anziane forze aeree del mondo.
D'altra parte, nel gennaio 1901 presso Sydney era stata attivata la Royal Engineer Balloon Section, mentre già nel 1910 era stato sottoposto alle autorità militari australiane un piano per la creazione di un reparto aeronautico.
IL 7 marzo 1913 fu aperta la Central Flying School a Point Cook, su un'area di 734 acri acquistata per 6 mila sterline, con 2 piloti istruttori e quattro meccanici, e altrettanti allievi per Il primo corso avviato un anno e mezzo più tardi.
La CFS rimarrà, sino al 1994, il principale centro addestrativo aeronautico dell'Australia. Nel frattempo, in Europa era scoppiata la Prima Guerra Mondiale, cui gli Australiani parteciperanno con un significativo contributo di terra, sul mare e nell'aria.
Nell'agosto del 1914 fu creato un primo nucleo aereo operativo, con 4 ufficiali e 41 uomini di truppa: tra il 1915 e il 1919 saranno attivate otto squadriglie, quattro delle quali schierate in zona di guerra.
Le Forze Aeree australiane supportarono le operazioni di conquista delle colonie tedesche in Nuova Guinea, per poi essere trasferite in Iraq, inquadrate nella Mesopotamian Half Flight (maggio 1915), e più tardi in Egitto, operando in Palestina con il 1st Squadron.
Il 2nd, 3rd e 4th opereranno invece sul Fronte Occidentale tra il settembre 1917 e il novembre 1918, equipaggiati con materiale moderno, compresi i celebri caccia Sopwith CAMEL, acquisiti in circa 200 esemplari.
Le altre quattro squadriglie (5a. 6a, 7a, 8a) furono impiegate in Gran Bretagna per compiti di addestramento e supporto logistico: il capitano A.H. Cobby, del 4th Squadron. sarà l'asso degli assi australiani, con 29 vittorie accreditate, mentre due ufficiali delI'Australian Flying Corps, Richard Williams (1)e S.J. Goble, comanderanno importanti unità aeree inglesi, per poi raggiungere i vertici della RAAF.
Alla smobilitazione del 1919 (quando i velivoli ancora operativi furono inquadrati in un Corpo aereo dell'Esercito) fece seguito la creazione di un'Arma aerea pienamente
indipendente, ribattezzata Royal Australian Air Force (31 marzo 1921), una delle prime aeronautiche "indipendenti” della storia.
La forza era tuttavia tutt'altro che bilanciata: a fronte di ben 153 velivoli disponibili (grazie agli immensi sur plus post-bellici), prestavano infatti servito appena 149 tra piloti, tecnici e avieri.
Nel 1923 le infrastrutture furono potenziate grazie ad uno stanziamento straordinario d mezzo milione di sterline dell'epoca, con nuovi arruolamenti e la realizzazione di due grandi basi a Laverton e Richmond.
La crisi economica seguita al crack finanziario del 1929 ridusse qualitativamente e quantitativamente le disponibilità della RAAF.
Un nuovo potenziamento iniziò solo con l'aggravarsi delle tensioni in Europa e nel Pacifico: nel 1939 l'Australia aderì al sistema di addestramento varato da Londra a favore del Commonwealth (Empire Air Training Scheme), che vide anche piloti della RAAF passare in Canada per seguire i corsi avanzati, dopo aver affrontato localmente quelli preliminari.
Dal settembre 1939 la RAAF trasferì in Gran Bretagna, Nordafrica e Medio Oriente diciannove squadriglie da caccia, bombardamento, ricognizione e trasporto, mentre in patria veniva creato un polo industriale aeronautico nazionale, il Department of Aircraft Production, volto alla produzione su vasta scala di velivoli su licenza inglese ed americana.
Due industrie erano d'altra parte già nate (nel 1936 la Commonwealth Aircraft Corporation, nel 1939 la Government Watt Factory) producendo su licenza l'addestratore americano North American NA-33 e il bimotore d'attacco Bristol BEAUFORT.
Durante la guerra la CAC avrebbe sfornato anche aerei originali, come il CA-12 BOOMERANG. un caccia leggero di progettazione interamente locale prodotto in 250 esemplari e in linea dal 1943 il bimotore da bombardamento RCA-11 WOOMERA che però rimase allo stadio di prototipo, nonostante alcune interessanti caratteristiche, come le torrette telecomandate nelle gondole dei due motori Pratt & Whitney R-1830 TWIN WASP) e, soprattutto, il riuscitissimo addestratore avanzato CA-3 WIRRAWAY, prodotto dal 1939 al 1943 come sviluppo dello NA-33 in 755 esemplari di varie versioni.
L'aereo, versatilissimo, fu utilizzato come bombardiere e ricognitore, e anche quale caccia di seconda linea: il 26 dicembre 1942 un WIRRAWAY riuscì infatti ad abbattere in Nuova Guinea uno ZERO giapponese.
AI momento dell'entrata in guerra, d'altra parte, la RAAF disponeva in patria di appena 21 squadriglie, con 246 aerei, solo 164 dei quali di prima linea, e per lo più obsoleti, mentre la minaccia portata dal Giappone era diretta, come dimostrò il devastante raid aeronavale su Port Darwin il 19 febbraio 1942.
Durante la guerra l'Aeronautica Australiana dovette cosi fronteggiare l'emergenza con quanto aveva sottomano, immettendo in linea a tutta velocità velivoli americani e inglesi (soprattutto caccia P-40. SPITFIRE e MUSTANG, e bombardieri MITCHELL, MOSQUITO e LIBERATOR), e addirittura prede di guerra italiane e tedesche.
Nell'agosto 1945 la RAAF contava però ben 5.620 velivoli (per metà da combattimento), con 173.622 effettivi, mentre altri 16 mila uomini avevano prestato servizio con la Royal Air Force (all'inizio della guerra erano circa 450), l'Aeronautica Canadese e anche con I'USAAF, fornendo un contributo inestimabile su tutti i fronti di guerra.
Furono soprattutto i BEAUFIGHTER australiani a distruggere un convoglio giapponese nella battaglia del Mar delle Bismarck (marzo 1943), mentre nel 1944-1945 i bombardieri pesanti della RAAF (287 B-24 LIBERATOR) colpiranno duramente obiettivi avversari in Borneo e Filippine, dove l'invasione fu sopportata dalla 1st Tactical Air Force australiana, forte di 20 squadriglie e 19 mila uomini.
Anche in Europa i bombardieri della "Tiger Force” operarono efficacemente: ma il prezzo pagato fu terribile.
Dei 216.900 effettivi della RAAF complessivamente in servizio dal 1939 al 1945, 11.061 restarono uccisi; Il 460° Squadrone bombardieri, operativo in Europa sui LANCASTER, con 200 effettivi, dovette essere ricostituito più volte. avendo subito ben 1.018 caduti.
Ma fine della guerra, la RAAF si era trasformata nella quarta forza aerea del mondo; la grande ed efficiente macchina messa in piedi dovette però essere rapidamente smobilitata, e già un anno dopo la fine della guerra (ottobre 1946) il personale in servizio si era ridotto a 13.238 effettivi, e alla vigilia del blocco sovietico di Berlino, prima vera crisi della Guerra Fredda (giugno 1948), la Permanent Air Force contava su appena 4 mila uomini.
Questo nonostante la RAAF contribuisse, tra il 1945 ed il 1950, al contingente aereo alleato di occupazione del Giappone con tre squadriglie da caccia e una logistica, mentre i suoi C-47 DAKOTA (basati a Lubecca) partecipavano al ponte aereo per Berlino, trasportando 6.964 passeggeri e 7.968 tonnellate di materiali, in 2.062 sortite per oltre 6 mila ore di volo.
L'ultimo aereo australiano atterrò all'aeroporto di Gatow-Berlino il 26 agosto 1949: e nel museo dello scalo fa bella mostra di sé un C-47 della RAAF veterano dell'impresa.
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Molto interessante!
Sarebbe ancor più interessante risalire alle prede di guerra volate...
provo a cercare qualcosa, ma credo che si tratti di bombers italiani, tipo Sm79 (molto popolari e "presenti" in zone di guerra tra fine 1^ ed inizio 2^ e qualche Bf, ma vedremo
Il CA-3 Wirraway che abbatte lo Zero è meraviglioso!
Sarebbe ancor più interessante risalire alle prede di guerra volate...
provo a cercare qualcosa, ma credo che si tratti di bombers italiani, tipo Sm79 (molto popolari e "presenti" in zone di guerra tra fine 1^ ed inizio 2^ e qualche Bf, ma vedremo
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Bè, quello non è un problema.Si ma come lo porti un bf dall'europa all'australia?
SE è funzionante ci può arrivare tranquillamente in volo, ma di sicuro ci sarà arrivato per via marittima, caricato su una nave.
Spesso i velivoli venivano inviati smontati e poi rimontati in loco.
Non dimentichiamo che con la legge Affitti e Prestiti, gli Usa inviarono numerosissimi velivoli e altri mezzi militari agli alleati sovietici e britannici, e nella stragrande maggioranza dei casi tutto veniva spedito via mare.
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Be, innnanzitutto non sappiamo quali velivoli preda bellica divennero parte dell'arsenale aeronautico australiano.
Poi credo che siano stati trasferiti via nave, anche perchè non sarebbe stato prudente nè semplice trasferire in piena guerra quei velivoli a così grandi distanze.
In ogni caso, come è spiega to chiaramente dall'articolo, l'utilizzo degli aerei di preda bellica fu dettato dall'emergenza creata dalla frettolosa entrata in guerra, per cui gli australiani si dovettero arrangiare con quanto avevano sottomano, in attesa delle cospicue forniture di materiale aeronautico che vennero inviate successivamente dalla Gran Bretagna e dagli USA.
Del resto non credo che gli apparecchi di preda bellica siano potuti durare molto, vista la mancanza di ricambi, un problema cronico già della Regia Aeronautica, figuriamoci degli avversari che erano venuti in possesso di materiale italiano!.
In ogni caso i finlandesi, nella loro breve ma accanita battaglia contro l'invasore russo, utilizzarono anche materiale italiano ( di scarsa qualità, tipo i FIAT G50), ma si fecero bastare quello che c'era, sopperendo alle carenze di materiale con la capacità dei loro piloti e la conoscenza del territorio.
Poi credo che siano stati trasferiti via nave, anche perchè non sarebbe stato prudente nè semplice trasferire in piena guerra quei velivoli a così grandi distanze.
In ogni caso, come è spiega to chiaramente dall'articolo, l'utilizzo degli aerei di preda bellica fu dettato dall'emergenza creata dalla frettolosa entrata in guerra, per cui gli australiani si dovettero arrangiare con quanto avevano sottomano, in attesa delle cospicue forniture di materiale aeronautico che vennero inviate successivamente dalla Gran Bretagna e dagli USA.
Del resto non credo che gli apparecchi di preda bellica siano potuti durare molto, vista la mancanza di ricambi, un problema cronico già della Regia Aeronautica, figuriamoci degli avversari che erano venuti in possesso di materiale italiano!.
In ogni caso i finlandesi, nella loro breve ma accanita battaglia contro l'invasore russo, utilizzarono anche materiale italiano ( di scarsa qualità, tipo i FIAT G50), ma si fecero bastare quello che c'era, sopperendo alle carenze di materiale con la capacità dei loro piloti e la conoscenza del territorio.
e aggiungerei con ottimi risultati considerando il rapporto numerico a loro sfavore.72sq_SilVal ha scritto:In ogni caso i finlandesi, nella loro breve ma accanita battaglia contro l'invasore russo, utilizzarono anche materiale italiano ( di scarsa qualità, tipo i FIAT G50), ma si fecero bastare quello che c'era, sopperendo alle carenze di materiale con la capacità dei loro piloti e la conoscenza del territorio.