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1 x Rise of Flight
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ALLIED INTERSQUADRON HEADQUARTERS
La mattinata era fredda. L'umidità del campo rilasciata durante la notte si era già trasformata in rugiada mentre il sole all'orizzonte si levava calmo e sereno, illuminando il terreno, destandolo dal sonno notturno, mentre delle figure si muovevano sulla striscia d'erba livellata vicino agli hangar che come sagome scure rompevano la linea del paesaggio campagnolo. Alcuni portoni scorrevoli erano spalancati facendo spuntare dei velivoli Sopwith , Nieuport, SE che attendevano seduti, dormienti l'occasione di poter tornare a solcare i cieli come purosangue condotti dai loro cavalieri. Uno SPAD veniva lentamente tirato fuori da uno degli hangar da due uomini di cui uno abbastanza robusto con abiti in pelle.
"Ma proprio adesso volevi farti un volo ?"
"Taci che con l'ammontare di ragnatele che aveva lo Snipe non siamo nemmeno riusciti a metterlo in moto"
"E cosa ti fa pensare che questo lo farà ? Questi velivoli sono fermi da un decennio!"
lo SPAD venne parcheggiato all'esterno e bloccato con dei blocchi di legno.
"Me lo fa pensare... A, il fatto che non abbia lo stesso ammontare di ragnatele e B, che almeno i magneti hanno dato segnali di vita"
"Diamine, le operazioni di volo sono state sospese da anni, non si vola più fino a nuovo ordine sai com'è!"
"Oh ma io ho l'autorizzazione" l'uomo col giaccone in pelle estrasse con un movimento calcolato una lettera "E' stato il vecchio Sparrow in persona a firmarmi l'ordine di trasferimento" il meccanico borbottò qualcosa sotto i folti baffoni
"Sarà anche un ordine del vecchio ma sarà anche una brutta perdita per tutti"
"No perchè dici così ?" il pilota si portò vicino all'ala di destra controllando alcune cose "I piloti vanno e vengono, non sono il primo e poi era più che naturale che accadesse prima o poi no ?" dopo un rapido controllo cominciò a salire a bordo "Ecco... mettiti all'elica vediamo di riportare in vita questo purosangue"
il meccanico cominciò con le manovre d'accensione, finchè all'urlo del CONTATTO, i magneti non fecero partire il motore che scoppiettando cominciò a tornare in vita dopo anni d'inutilizzo. Le scosse nell'abitacolo fecero sorridere l'occupante mentre indossava il caschetto di cuoio e abbassava gli occhialoni. Le mani strinsero la cloche provocando il tipico rumore del cuoio unito a quello dei pantaloni e degli stivali imbottiti.
Con un movimento rapido e ripetuto della mano, diede ordine di togliere i blocchi, poi diede manetta. Il motore cominciò ad urlare, gli RPM aumentavano sull'indicatore mentre il rollio si faceva sempre maggiore e il vento sferzava il viso, rotto solamente dal profilo del finestrino sul frontale dell'abitacolo. Poi la coda s'alzò e l'aereo si librò in volo con un rombo che s'espandeva per la campagna.
Il meccanico osservò lo SPAD XIII fare alcuni cerchi sopra l'aeroporto come se il pilota volesse imprimersi nella mente gli ultimi ricordi di quel posto in cui era stato per molto tempo. La mano s'estese per salutare il meccanico, che potè notare il simbolo di un cavaliere lancia in resta sulla fiancata, prima che lo stesso s'allontanasse rombando verso l'orizzonte.
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E dopo questo terribile racconto da quattro soldi che mi è venuto di getto, vi saluto !