Campagna Seow Ivo-Jima ( per Il2 1946)
Inviato: mar mar 28, 2017 8:10 pm
Prima missione 5-3-2017
Le prime missioni di questa campagna verranno effettuate esclusivamente con i bombardieri, in attesa che la task force di portaerei e di trasporti americani, si avvicini alle coste di Ivo Jima.
Al momento non disponiamo di sufficienti dati di ricognizioni, per cui nella prima missione dovremo sorvolare l’isola e sganciare le bombe su bersagli che dovrebbero presumibilmente trovarsi in determinati punti. Per cui sappiamo che le probabilità di centrare qualcosa saranno piuttosto basse.
Il nostro gruppo di B-24 dovrà bombardare alcune navi alla fonda nelle vicinanze della pista situata a Nord dell’isola.
Si comincia in volo a circa 80 km di distanza , e c’è tutto il tempo necessario per regolare gli strumenti del mirino Norden, in modo da minimizzare gli aggiustamenti una volta arrivati in zona; va ricordato infatti che per questo volo la quota prescritta è di 4000 metri e la visibilità non è eccelsa.
Giunti in vista dell’isolaci si prepara al bombardamento, dopo aver osservato la True airspeed sugli strumenti situati a destra nell’abitacolo del bombardiere.
Il bombardamento viene effettuato normalmente, nonostante un certo sbarramento di flak, che però non infastidisce più di tanto. Purtroppo data la quota e il velo leggero di nubi, non si riescono a individuare i bersagli, ma sganciamo nel punto esatto.
Al termine della missione l’intelligence ci informerà che i bersagli non erano visibili poiché erano già stati ingaggiati ed affondati dagli incrociatori Usa In arrivo da Nord Ovest. L’uscita dalla bombing zone si effettua normalmente e si ritorna nel punto di rendez vous situato 30 km a Nord-Est, sulla verticale della Nave Eldoradola cui sopravvivenza è essenziale in questa campagna perchè il suo affondamento causerebbe la sconfitta delle forze Usa.
Seconda Missione
In sostanza la task è la stessa, salvo che questa volta si possiedono minimi dettagli dei ricognizione aerea effettuata nella missione precedete, per cui cominciano ad essere segnalati sula mappa alcuni obiettivi al suolo, corrispondenti a bunker, ed unità di fanteria allo scoperto. Esse verranno più agevolmente colpite nelle prossime missioni con i caccia-bombardieri delle portaerei, tuttavia si può tentare di produrre qualche danno col bombardamento livellato.
La visibilità è scarsa, per cui attaccheremmo ad una quota più bassa, sperando di individuare qualche obiettivo.
L’avvicinamento all’isola si effettua indisturbati e giunti in zona si cerca, nei pochi secondi di sorvolo dell’isola di individuare qualche target al suolo, ma l’operazione è difficile. Per questo motivo viene effettuato un secondo passaggio e questa volta si individua all’ultimo secondo qualche unità di fanteria nemica in movimento. Il bombardamento viene effettuato in maniera affrettata, e complice la componente di vento laterale considerevole ( 10ms) le bombe cadono tutt’intorno agli obiettivi.
Compiuta la missione ci viene ordinato di circuitare sopra la flotta delle portaerei, che nel frattempo si sono spostate parecchio a Nord di Ivo Jima. Poiché non sono in vista ci viene in aiuto il radar ripetitore delle portaerei che indica chiaramente la direzione da prendere per ricongiungersi col grosso della flotta.
La flotta Ad situata ad Est. Nordest è ormai prossima allo sbarco
Le prime missioni di questa campagna verranno effettuate esclusivamente con i bombardieri, in attesa che la task force di portaerei e di trasporti americani, si avvicini alle coste di Ivo Jima.
Al momento non disponiamo di sufficienti dati di ricognizioni, per cui nella prima missione dovremo sorvolare l’isola e sganciare le bombe su bersagli che dovrebbero presumibilmente trovarsi in determinati punti. Per cui sappiamo che le probabilità di centrare qualcosa saranno piuttosto basse.
Il nostro gruppo di B-24 dovrà bombardare alcune navi alla fonda nelle vicinanze della pista situata a Nord dell’isola.
Si comincia in volo a circa 80 km di distanza , e c’è tutto il tempo necessario per regolare gli strumenti del mirino Norden, in modo da minimizzare gli aggiustamenti una volta arrivati in zona; va ricordato infatti che per questo volo la quota prescritta è di 4000 metri e la visibilità non è eccelsa.
Giunti in vista dell’isolaci si prepara al bombardamento, dopo aver osservato la True airspeed sugli strumenti situati a destra nell’abitacolo del bombardiere.
Il bombardamento viene effettuato normalmente, nonostante un certo sbarramento di flak, che però non infastidisce più di tanto. Purtroppo data la quota e il velo leggero di nubi, non si riescono a individuare i bersagli, ma sganciamo nel punto esatto.
Al termine della missione l’intelligence ci informerà che i bersagli non erano visibili poiché erano già stati ingaggiati ed affondati dagli incrociatori Usa In arrivo da Nord Ovest. L’uscita dalla bombing zone si effettua normalmente e si ritorna nel punto di rendez vous situato 30 km a Nord-Est, sulla verticale della Nave Eldoradola cui sopravvivenza è essenziale in questa campagna perchè il suo affondamento causerebbe la sconfitta delle forze Usa.
Seconda Missione
In sostanza la task è la stessa, salvo che questa volta si possiedono minimi dettagli dei ricognizione aerea effettuata nella missione precedete, per cui cominciano ad essere segnalati sula mappa alcuni obiettivi al suolo, corrispondenti a bunker, ed unità di fanteria allo scoperto. Esse verranno più agevolmente colpite nelle prossime missioni con i caccia-bombardieri delle portaerei, tuttavia si può tentare di produrre qualche danno col bombardamento livellato.
La visibilità è scarsa, per cui attaccheremmo ad una quota più bassa, sperando di individuare qualche obiettivo.
L’avvicinamento all’isola si effettua indisturbati e giunti in zona si cerca, nei pochi secondi di sorvolo dell’isola di individuare qualche target al suolo, ma l’operazione è difficile. Per questo motivo viene effettuato un secondo passaggio e questa volta si individua all’ultimo secondo qualche unità di fanteria nemica in movimento. Il bombardamento viene effettuato in maniera affrettata, e complice la componente di vento laterale considerevole ( 10ms) le bombe cadono tutt’intorno agli obiettivi.
Compiuta la missione ci viene ordinato di circuitare sopra la flotta delle portaerei, che nel frattempo si sono spostate parecchio a Nord di Ivo Jima. Poiché non sono in vista ci viene in aiuto il radar ripetitore delle portaerei che indica chiaramente la direzione da prendere per ricongiungersi col grosso della flotta.
La flotta Ad situata ad Est. Nordest è ormai prossima allo sbarco