Mezzi bellici d'epoca al Parco del Memoriale a Bologna
Inviato: sab ago 09, 2008 5:21 pm
Vi posto qui di seguito un estratto dalla rivista di auto/moto d'epoca "La Manovella" di questo mese che riporta un'interessante articolo su alcuni esemplari di mezzi bellici ancora in grado di funzionare e di "scorrazzare", come viene descritto nell'articolo, per i prati Bolognesi.
Vi auguro buona lettura
Ecco alcune immagini tratte dal'articolo:
Qui sotto possiamo vedere un carro armato M15-41.
Qui invece si può osservare un bell'assortimento di sidecar ed altri mezzi militari in esposizione.
Perfettamente funzionanti, in quest'immagine vi sono i carri armati M18 Hellcat e Sherman.
Kubelwagen,Willys MB in versione inglese, blindato AB 43, blindato tedesco, carro 15/4, TM40 ed SPA Dovunque 35.
SPA AS37 e a seguire 15Te, 18BL, SPA Dovunque 35 e TM40.
In ultimo possiamo vedere, su strada, uno Scout car White M3 blincato, seguito da un'Alfa AR51 "Matta e da un Gippone OM CL52.
Vi auguro buona lettura
I MILITARI D'ASSALTO
A vederli viaggiare lungo i viali e sui prati incolti della tenuta del Parco del Memoriale di Bologna con alcuni ragazzini a bordo non si direbbe che i grossi carri armati Sherman e Hellcat siano terribili macchine da guerra.
Attenti più agli aspetti tecnologici che non a quelli militari, questi mezzi rappresentavano nelle rispettive epoche, il massimo in quanto a raffinatezza di soluzioni meccaniche.
Molte di queste sono state riprese anni dopo su mezzi da trasporto civili e automobili.
Dalle auto da guerra, quindi, sono derivate soluzioni adottate successivamente. Per esempio la Guerra d'Africa ha imposto ai progettisti di risolvere il problema del raffreddamento dei motori.
I percorsi accidentati hanno poi determinato l'irrobustimento delle sospensioni e la loro maggiore escursione. In molti casi venivano abbinati cingoli e ruote. Anche i pneumatici hanno subito un irrobustimento per superare pietraie e zone non servite dalle strade.
Alla manifestazione A.S.I. é stato possibile ricostruire una buona parte della storia di questi veicoli bellici.
L'esposizione partiva da alcune biciclette di diversa nazionalità: una Meli Italiana, una BSA inglese, una Adler tedesca.
Sempre parlando di due ruote, anzi, in molti casi di tre, é stato interessante il confronto tra sidecar di diverse nazionalità: Bmw R75 e Zumdapp KS 750 tedesche, BSA inglesi, oltre alle italiane Guzzi Alce e Trialce, Gilera 500.
Immancabile, nella "riserva" del Memoriale della Resistenza, la Jeep Willys, presente in diverse versioni e livree. Sempre americani i carri Sherman e Hellcat M18, perfettamente funzionanti, così come il mezzo anfibio-gatto delle nevi dell'esercito americano denominato Weasal M29, protagonista del secondo conflitto mondiale. Da rimarcare anche i corazzati leggeri Dingo, Fox e Ferret, in forza all'esercito britannico, oppure gli italiani Spa 43,41 e 37 che hanno trasportato le nostre truppe.
Chiaramente emozionati i visitatori più anziani, che nella seconda guerra mondiale, per la loro sopravvivenza, avevano dovuto imparare a riconoscere i mezzi che trasportavano le truppe in Italia.
Articolo tratto dalla manifestazione ASIMILITARANSPORT&TRACTORSSHOWAttenti più agli aspetti tecnologici che non a quelli militari, questi mezzi rappresentavano nelle rispettive epoche, il massimo in quanto a raffinatezza di soluzioni meccaniche.
Molte di queste sono state riprese anni dopo su mezzi da trasporto civili e automobili.
Dalle auto da guerra, quindi, sono derivate soluzioni adottate successivamente. Per esempio la Guerra d'Africa ha imposto ai progettisti di risolvere il problema del raffreddamento dei motori.
I percorsi accidentati hanno poi determinato l'irrobustimento delle sospensioni e la loro maggiore escursione. In molti casi venivano abbinati cingoli e ruote. Anche i pneumatici hanno subito un irrobustimento per superare pietraie e zone non servite dalle strade.
Alla manifestazione A.S.I. é stato possibile ricostruire una buona parte della storia di questi veicoli bellici.
L'esposizione partiva da alcune biciclette di diversa nazionalità: una Meli Italiana, una BSA inglese, una Adler tedesca.
Sempre parlando di due ruote, anzi, in molti casi di tre, é stato interessante il confronto tra sidecar di diverse nazionalità: Bmw R75 e Zumdapp KS 750 tedesche, BSA inglesi, oltre alle italiane Guzzi Alce e Trialce, Gilera 500.
Immancabile, nella "riserva" del Memoriale della Resistenza, la Jeep Willys, presente in diverse versioni e livree. Sempre americani i carri Sherman e Hellcat M18, perfettamente funzionanti, così come il mezzo anfibio-gatto delle nevi dell'esercito americano denominato Weasal M29, protagonista del secondo conflitto mondiale. Da rimarcare anche i corazzati leggeri Dingo, Fox e Ferret, in forza all'esercito britannico, oppure gli italiani Spa 43,41 e 37 che hanno trasportato le nostre truppe.
Chiaramente emozionati i visitatori più anziani, che nella seconda guerra mondiale, per la loro sopravvivenza, avevano dovuto imparare a riconoscere i mezzi che trasportavano le truppe in Italia.
Ecco alcune immagini tratte dal'articolo:
Qui sotto possiamo vedere un carro armato M15-41.
Qui invece si può osservare un bell'assortimento di sidecar ed altri mezzi militari in esposizione.
Perfettamente funzionanti, in quest'immagine vi sono i carri armati M18 Hellcat e Sherman.
Kubelwagen,Willys MB in versione inglese, blindato AB 43, blindato tedesco, carro 15/4, TM40 ed SPA Dovunque 35.
SPA AS37 e a seguire 15Te, 18BL, SPA Dovunque 35 e TM40.
In ultimo possiamo vedere, su strada, uno Scout car White M3 blincato, seguito da un'Alfa AR51 "Matta e da un Gippone OM CL52.