Appena finito di leggere il primo libro "volante" della vacanza, mi e' decisamente piaciuto.
E' interessante il percorso dell'autore da aspirante aviere, a pilota JaBo fino a caccia puro con il 262 (e non lasciarsi ingannare dal titolo marketing, la parte sul 262 e' molto breve rispetto a tutto il resto).
Belle anche le foto, punto negativo come su quasi tutti i libri scritti da membri della Luftwaffe e' che i Nazi erano sempre gli altri e che chi scrive non aveva niente a che fare con il sistema e che erano in buoni rapporti con tutti intorno a loro nelle terre invase... mah, un po' di onesta' non guasterebbe ogni tanto.
Libro: Stormbird, di Hermann Buchner
Moderatore: 72sq_SilVal
beh mica tutti erano nazi, molti erano iscritti al partito solo per evitare guai esattamente come qui in Italia.
E che avessero buoni rapporti penso che sia una cosa "normale". Che fossero veri o artificiosi, i rapporti li tenevano buoni se dovevano commerciare con i locali et similia, di certo se i civili ti lancian contro pietre, gli stessi riceveranno visite a domicilio di soldaten.
Ma mi viene un dubbio... cosa pensano i genitori di tua moglie vedendo libri sulla "tedeschia" della WW2 ?
E che avessero buoni rapporti penso che sia una cosa "normale". Che fossero veri o artificiosi, i rapporti li tenevano buoni se dovevano commerciare con i locali et similia, di certo se i civili ti lancian contro pietre, gli stessi riceveranno visite a domicilio di soldaten.
Ma mi viene un dubbio... cosa pensano i genitori di tua moglie vedendo libri sulla "tedeschia" della WW2 ?
Si Kosh, ma possibile che nessuno era coinvolto in situazioni compromettenti o quantomeno imbarazzanti se si era cosi' equilibrati e democratici?
Secondo me dovevano rendersi conto della realta' appena mettevano il naso fuori dai campi di volo... ma in questo libro, nemmeno un accenno.
Capisco pure che e' facile fare un discorso del genere dopo 70 anni, e chi ha scritto i libri di certo non poteva vantarsi di niente negli anni successivi alla guerra, quindi in definitiva e' normale che molte cose siano "addolcite".
Vabbe' volevo solo riportare una mia impressione che comunque non influisce sulla parte relativa al volo nel libro e quindi, come dicevo all'inizio, il giudizio sullo stesso rimane positivo.
Riguardo all'altra cosa, qui sono molto riservati su tutto e prima di farti una domanda cosi' "personale" come "che libro stai leggendo?" ci vogliono mesi probabilmente.
Figurati che e' normale rilegare i libri con una copertina in carta opaca in modo da non fare vedere a chi ti sta intorno che cosa sia!
Ammetto che sarebbe molto interessante parlare con qualcuno anziano dell'argomento, sfortunatamente non abbiamo piu' nessuno di una certa eta' in famiglia...
Secondo me dovevano rendersi conto della realta' appena mettevano il naso fuori dai campi di volo... ma in questo libro, nemmeno un accenno.
Capisco pure che e' facile fare un discorso del genere dopo 70 anni, e chi ha scritto i libri di certo non poteva vantarsi di niente negli anni successivi alla guerra, quindi in definitiva e' normale che molte cose siano "addolcite".
Vabbe' volevo solo riportare una mia impressione che comunque non influisce sulla parte relativa al volo nel libro e quindi, come dicevo all'inizio, il giudizio sullo stesso rimane positivo.
Riguardo all'altra cosa, qui sono molto riservati su tutto e prima di farti una domanda cosi' "personale" come "che libro stai leggendo?" ci vogliono mesi probabilmente.
Figurati che e' normale rilegare i libri con una copertina in carta opaca in modo da non fare vedere a chi ti sta intorno che cosa sia!
Ammetto che sarebbe molto interessante parlare con qualcuno anziano dell'argomento, sfortunatamente non abbiamo piu' nessuno di una certa eta' in famiglia...