Prima missione 5-3-2017
Le prime missioni di questa campagna verranno effettuate esclusivamente con i bombardieri, in attesa che la task force di portaerei e di trasporti americani, si avvicini alle coste di Ivo Jima.
Al momento non disponiamo di sufficienti dati di ricognizioni, per cui nella prima missione dovremo sorvolare l’isola e sganciare le bombe su bersagli che dovrebbero presumibilmente trovarsi in determinati punti. Per cui sappiamo che le probabilità di centrare qualcosa saranno piuttosto basse.
Il nostro gruppo di B-24 dovrà bombardare alcune navi alla fonda nelle vicinanze della pista situata a Nord dell’isola.
Si comincia in volo a circa 80 km di distanza , e c’è tutto il tempo necessario per regolare gli strumenti del mirino Norden, in modo da minimizzare gli aggiustamenti una volta arrivati in zona; va ricordato infatti che per questo volo la quota prescritta è di 4000 metri e la visibilità non è eccelsa.
Giunti in vista dell’isolaci si prepara al bombardamento, dopo aver osservato la True airspeed sugli strumenti situati a destra nell’abitacolo del bombardiere.
Il bombardamento viene effettuato normalmente, nonostante un certo sbarramento di flak, che però non infastidisce più di tanto. Purtroppo data la quota e il velo leggero di nubi, non si riescono a individuare i bersagli, ma sganciamo nel punto esatto.
Al termine della missione l’intelligence ci informerà che i bersagli non erano visibili poiché erano già stati ingaggiati ed affondati dagli incrociatori Usa In arrivo da Nord Ovest. L’uscita dalla bombing zone si effettua normalmente e si ritorna nel punto di rendez vous situato 30 km a Nord-Est, sulla verticale della Nave Eldoradola cui sopravvivenza è essenziale in questa campagna perchè il suo affondamento causerebbe la sconfitta delle forze Usa.
Seconda Missione
In sostanza la task è la stessa, salvo che questa volta si possiedono minimi dettagli dei ricognizione aerea effettuata nella missione precedete, per cui cominciano ad essere segnalati sula mappa alcuni obiettivi al suolo, corrispondenti a bunker, ed unità di fanteria allo scoperto. Esse verranno più agevolmente colpite nelle prossime missioni con i caccia-bombardieri delle portaerei, tuttavia si può tentare di produrre qualche danno col bombardamento livellato.
La visibilità è scarsa, per cui attaccheremmo ad una quota più bassa, sperando di individuare qualche obiettivo.
L’avvicinamento all’isola si effettua indisturbati e giunti in zona si cerca, nei pochi secondi di sorvolo dell’isola di individuare qualche target al suolo, ma l’operazione è difficile. Per questo motivo viene effettuato un secondo passaggio e questa volta si individua all’ultimo secondo qualche unità di fanteria nemica in movimento. Il bombardamento viene effettuato in maniera affrettata, e complice la componente di vento laterale considerevole ( 10ms) le bombe cadono tutt’intorno agli obiettivi.
Compiuta la missione ci viene ordinato di circuitare sopra la flotta delle portaerei, che nel frattempo si sono spostate parecchio a Nord di Ivo Jima. Poiché non sono in vista ci viene in aiuto il radar ripetitore delle portaerei che indica chiaramente la direzione da prendere per ricongiungersi col grosso della flotta.
La flotta Ad situata ad Est. Nordest è ormai prossima allo sbarco
Campagna Seow Ivo-Jima ( per Il2 1946)
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Re: Campagna Seow Ivo-Jima ( per Il2 1946)
Prima missione caccia 26-3-2017
La task assegnataci prevede di effettuare la copertura della flotta, mentre Gli Avenger attaccheranno bunker e unità di fanteria allo scoperto nelle vicinanze degli aeroporti al centro e a Nord di Ivo Jima, mentre quello più vicino al monte Suribachi è stato appena conquistato dai Marines.
Dopo pochi minuti, visto che il radar non segnala aerei nemici in avvicinamento, anche il nostro gruppo di Hellcat può avvicinarsi all’isola per colpire qualche obiettivo con i razzi che portiamo sotto le ali. L’impresa non è semplice, la forte turbolenza a bassa quota, ma nonostante ciò si riesce ad eliminare qualche unità nemica.
Dopo una quarantina di minuti ritorniamo in quota per ricostituire lo schermo protettivo a difesa della flotta e lo facciamo appena in tempo, perché vengono segnalati dal radar decolli di velivoli nemici dall’isola. Ci dirigiamo ad intercettarli e alcuni velivoli vengono abbattuti, ma l’operazione ci fa perdere parecchia quota, per cui quando vengono segnalati caccia nemici ad alta quota in direzione della Flotta contenente la Preziosa Eldorado, siamo rimasti in pochi e in inferiorità numerica.
Sono rimasto solo io con un wingman AI, e acquisita un po’ di quota ingaggiamo questi Zero anche se ci troviamo in situazione di grave inferiorità, perché i caccia nemici portano la bomba e potrebbero colpire la nave, ponendo termine alla Campagna.
Due Hellcat a bassa quota contro almeno 5 Zero possono far poco, ma li costringono comunque a sganciare la bomba per combattere, e quindi evitiamo l’attacco alla Eldorado, salvando la giornata.
Seconda missione Bombardamento
Per la seconda missione della giornata, sono previsti soltanto voli di Avenger per l’attacco al suolo su Ivo Jima, mentre gli F2 faranno da schermo alle portaerei.
La visibilità è pessima e la turbolenza molto forte a bassa e media quota, il che rende difficile attaccare gli obiettivi al suolo, ma dopo ripetuti attacchi con bombe e razzi, si riescono a neutralizzare i bunker che ostacolavano l’avanzata delle nostre forze terrestri.
Esaurite le bombe ci spostiamo a Nord.Est dell’isola poiché il rada segnala velivoli nemici in avvicinamento alle nostre portaerei da due direzioni differenti.
In breve intercettiamo siluranti semici a bassa quota, in cerca delle nostre navi e li attacchiamo.
Sventati gli attacchi il grosso dei superstiti atterra sulle portaerei u sulla pista a Sud, ormai in nostro possesso.
Io e 22GCT_Gross restiamo in volo per identificare un contatto isolato proveniente da Ovest e diretto verso le nostre navi. Giunti approssimativamente ad una decina di km lo identifichiamo come un solitario bombardiere Betty, che essendo più lento di noi viene presto raggiunto ed ingaggiato. Poiché le armi dell’Avenger non sono molto potenti, lo attacchiamo da due direzioni differenti e alla prima passata i suoi cannoni uccidono Gross, ma il Betty viene danneggiato.
Alla successiva passata prende fuoco ( non è un caso che fosse soprannominato “l’accendisigari volante”) e precipita.
La missione termina con due abbattimenti confermati, il che non è male per cacciabombardiere pesante e poco agile come l' Avenger.
La task assegnataci prevede di effettuare la copertura della flotta, mentre Gli Avenger attaccheranno bunker e unità di fanteria allo scoperto nelle vicinanze degli aeroporti al centro e a Nord di Ivo Jima, mentre quello più vicino al monte Suribachi è stato appena conquistato dai Marines.
Dopo pochi minuti, visto che il radar non segnala aerei nemici in avvicinamento, anche il nostro gruppo di Hellcat può avvicinarsi all’isola per colpire qualche obiettivo con i razzi che portiamo sotto le ali. L’impresa non è semplice, la forte turbolenza a bassa quota, ma nonostante ciò si riesce ad eliminare qualche unità nemica.
Dopo una quarantina di minuti ritorniamo in quota per ricostituire lo schermo protettivo a difesa della flotta e lo facciamo appena in tempo, perché vengono segnalati dal radar decolli di velivoli nemici dall’isola. Ci dirigiamo ad intercettarli e alcuni velivoli vengono abbattuti, ma l’operazione ci fa perdere parecchia quota, per cui quando vengono segnalati caccia nemici ad alta quota in direzione della Flotta contenente la Preziosa Eldorado, siamo rimasti in pochi e in inferiorità numerica.
Sono rimasto solo io con un wingman AI, e acquisita un po’ di quota ingaggiamo questi Zero anche se ci troviamo in situazione di grave inferiorità, perché i caccia nemici portano la bomba e potrebbero colpire la nave, ponendo termine alla Campagna.
Due Hellcat a bassa quota contro almeno 5 Zero possono far poco, ma li costringono comunque a sganciare la bomba per combattere, e quindi evitiamo l’attacco alla Eldorado, salvando la giornata.
Seconda missione Bombardamento
Per la seconda missione della giornata, sono previsti soltanto voli di Avenger per l’attacco al suolo su Ivo Jima, mentre gli F2 faranno da schermo alle portaerei.
La visibilità è pessima e la turbolenza molto forte a bassa e media quota, il che rende difficile attaccare gli obiettivi al suolo, ma dopo ripetuti attacchi con bombe e razzi, si riescono a neutralizzare i bunker che ostacolavano l’avanzata delle nostre forze terrestri.
Esaurite le bombe ci spostiamo a Nord.Est dell’isola poiché il rada segnala velivoli nemici in avvicinamento alle nostre portaerei da due direzioni differenti.
In breve intercettiamo siluranti semici a bassa quota, in cerca delle nostre navi e li attacchiamo.
Sventati gli attacchi il grosso dei superstiti atterra sulle portaerei u sulla pista a Sud, ormai in nostro possesso.
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Alla successiva passata prende fuoco ( non è un caso che fosse soprannominato “l’accendisigari volante”) e precipita.
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Re: Campagna Seow Ivo-Jima ( per Il2 1946)
bello l'Avenger, mi ricordo i decolli con il siluro e gli appontaggi tutt'altro che facili, complimenti
ps
mi ricordo anche che avesse una velocità in dive esagerata, ma per fare quota....